KERATOCONO
Il cheratocono (dal greco keratos=cornea e konos=cono, in pratica significa cornea conica) è una malattia degenerativa non infiammatoria della cornea caratterizzata da un suo progressivo assottigliamento e sfiancamento. È una patologia nella quale la cornea viene progressivamente a perdere la sua forma sferica normale, deformandosi fino ad assumere la caratteristica forma di cono. Questa deformazione può causare notevoli difetti nella vista.
Quanto è frequente il cheratocono e quando si manifesta?
La prevalenza (quanti pazienti sono malati rispetto alla popolazione generale) riportata in letteratura è approssimativamente di 1 caso ogni 2.000 persone, anche se secondo molti studiosi il numero di soggetti affetti è molto più alto (1/600). In genere questa patologia si manifesta tra i 10 e i 30-35 anni, senza distinzione di sesso. Molto raramente è coinvolto un solo occhio, mentre la bilateralità è riportata nel 96% dei casi.
Come vede il paziente con il cheratocono?
All’inizio si sviluppa una curvatura irregolare che modifica il potere refrattivo della cornea, producendo distorsioni delle immagini, visione sfocata sia da vicino che da lontano e fotofobia (intolleranza alla luce), ed aumento della sensibilità verso riflessi di luce. Il paziente lamenta anche una diminuzione della vista, soprattutto da lontano. La vista può continuare a regredire irreversibilmente, da cui consegue un frequente cambio di occhiali. In fase iniziale la sintomatologia potrebbe essere riferita a miopia associata ad astigmatismo.
Inizialmente alcuni difetti possono essere corretti con occhiali (spesso sono necessari cambiamenti frequenti degli stessi) poi, quando la deformazione corneale aumenta, con conseguente astigmatismo, si ricorre alle lenti a contatto RGP costruite su misura.
Come evolve la patologia?
L'evoluzione del cheratocono non è, purtroppo, prevedibile, ma varia da soggetto a soggetto:
la gravità della malattia non è infatti correlabile né all’età in cui essa compare né all’acuità visiva alla diagnosi. In genere il primo occhio coinvolto sarà quello che peggiorerà maggiormente. Se la deformazione corneale è tale da rendere non possibile l’uso delle lenti a contatto e la cornea presenta delle opacità che ostacolano la visione, si deve ricorrere necessariamente al trapianto di cornea.
Il cheratocono rappresenta la prima causa di trapianto di cornea in Italia.
Come può capire l’oculista se il paziente ha il cheratocono?
Oggi l’oculista ha a disposizione diversi strumenti per diagnosticare un cheratocono. Tra i più utilizzati, la topografia corneale, una sorta di “fotografia computerizzata” della cornea.
Attraverso alcune mappe colorate (topografiche) l’oculista è in grado di analizzare accuratamente la forma e la regolarità della superficie corneale, sia anteriore che posteriore.
Inoltre altro esame fondamentale è la misurazione dello spessore corneale, ossia la pachimetria.
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PRESSO OTTICA CARLONI SI APPLICANO LENTI A CONTATTO SEMIRIGIDE GAS-PERMEABILI COSTRUITE SU MISURA
con MATERIALE BOSTON TECHNOLOGY (made in USA) AD ALTISSIMA OSSIGENAZIONE CORNEALE
per ALTE MIOPIE e per KERATOCONO.
Il cheratocono (dal greco keratos=cornea e konos=cono, in pratica significa cornea conica) è una malattia degenerativa non infiammatoria della cornea caratterizzata da un suo progressivo assottigliamento e sfiancamento. È una patologia nella quale la cornea viene progressivamente a perdere la sua forma sferica normale, deformandosi fino ad assumere la caratteristica forma di cono. Questa deformazione può causare notevoli difetti nella vista.
Quanto è frequente il cheratocono e quando si manifesta?
La prevalenza (quanti pazienti sono malati rispetto alla popolazione generale) riportata in letteratura è approssimativamente di 1 caso ogni 2.000 persone, anche se secondo molti studiosi il numero di soggetti affetti è molto più alto (1/600). In genere questa patologia si manifesta tra i 10 e i 30-35 anni, senza distinzione di sesso. Molto raramente è coinvolto un solo occhio, mentre la bilateralità è riportata nel 96% dei casi.
Come vede il paziente con il cheratocono?
All’inizio si sviluppa una curvatura irregolare che modifica il potere refrattivo della cornea, producendo distorsioni delle immagini, visione sfocata sia da vicino che da lontano e fotofobia (intolleranza alla luce), ed aumento della sensibilità verso riflessi di luce. Il paziente lamenta anche una diminuzione della vista, soprattutto da lontano. La vista può continuare a regredire irreversibilmente, da cui consegue un frequente cambio di occhiali. In fase iniziale la sintomatologia potrebbe essere riferita a miopia associata ad astigmatismo.
Inizialmente alcuni difetti possono essere corretti con occhiali (spesso sono necessari cambiamenti frequenti degli stessi) poi, quando la deformazione corneale aumenta, con conseguente astigmatismo, si ricorre alle lenti a contatto RGP costruite su misura.
Come evolve la patologia?
L'evoluzione del cheratocono non è, purtroppo, prevedibile, ma varia da soggetto a soggetto:
la gravità della malattia non è infatti correlabile né all’età in cui essa compare né all’acuità visiva alla diagnosi. In genere il primo occhio coinvolto sarà quello che peggiorerà maggiormente. Se la deformazione corneale è tale da rendere non possibile l’uso delle lenti a contatto e la cornea presenta delle opacità che ostacolano la visione, si deve ricorrere necessariamente al trapianto di cornea.
Il cheratocono rappresenta la prima causa di trapianto di cornea in Italia.
Come può capire l’oculista se il paziente ha il cheratocono?
Oggi l’oculista ha a disposizione diversi strumenti per diagnosticare un cheratocono. Tra i più utilizzati, la topografia corneale, una sorta di “fotografia computerizzata” della cornea.
Attraverso alcune mappe colorate (topografiche) l’oculista è in grado di analizzare accuratamente la forma e la regolarità della superficie corneale, sia anteriore che posteriore.
Inoltre altro esame fondamentale è la misurazione dello spessore corneale, ossia la pachimetria.
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PRESSO OTTICA CARLONI SI APPLICANO LENTI A CONTATTO SEMIRIGIDE GAS-PERMEABILI COSTRUITE SU MISURA
con MATERIALE BOSTON TECHNOLOGY (made in USA) AD ALTISSIMA OSSIGENAZIONE CORNEALE
per ALTE MIOPIE e per KERATOCONO.