
LA MIOPIA NEI BAMBINI
La predisposizione genetica incide in maniera significativa sulla miopia, ma in futuro sempre più giovani porteranno
un paio di occhiali per via delle nuove abitudini comportamentali. L'utilizzo assiduo di computer, tablet e smartphone
ha portato ad un incremento vertiginoso della miopia. Negli anni '80 la miopia colpiva mediamente un europeo su cinque, oggi si è arrivati a più di uno su tre. Si è parlato di miopia, ma non solo, in occasione di un Congresso internazionale di chirurgia oculare che raccoglie come relatori e docenti alcuni tra i maggiori esperti del mondo.
Gli esperti spiegano che ci si trova davanti ad una vera e propria epidemia. Se già oggi circa il 21 per cento dei giovani, con un'età compresa tra i 18 e i 25 anni, vede male da lontano, continuando con questo trend nel giro di 10 anni la percentuale potrebbe arrivare addirittura al 40 per cento. Antonio Scialdone, direttore medico dell'ospedale Oftalmico Fatebenefratelli di Milano, evidenzia che la crescita esponenziale di casi di miopia va di pari passo con l'utilizzo massiccio delle nuove tecnologie. Un comportamento sbagliato nell'utilizzo di TV, PC, smartphone e tablet, porta ad
un continuo sforzo di messa a fuoco. Un prolungato accomodamento della vista per vedere da vicino porta nel tempo l'occhio a non accomodarsi più per mettere a fuoco gli oggetti lontani.
Le nuove tecnologie nascondono inoltre un'altra insidia: i display a led emettono una luce blu che arriva dritta alla retina e la stressa. Apparecchiature come tablet e smartphone emettono fino al 40 per cento in più di luce blu, un tipo di emissione luminosa che, per le sue caratteristiche, può influenzare l'occhio dei giovanissimi. In bambini e adolescenti
il cristallino è più trasparente, una condizione che permette il passaggio di una quantità maggiore di luce verso la retina, comportando irritazioni, rilascio di radicali liberi e di conseguenza stress e affaticamento. Negli ultimi anni, proprio per questo tipo di luce, il 91 per cento delle persone lamenta fastidi durante l'utilizzo prolungato di dispositivi digitali: occhi rossi e secchi, mal di testa e vista annebbiata.
Esiste un modo per prevenire la miopia? In passato c'erano meno persone miopi, perché si passava più tempo all'aria aperta, l'occhio era quindi predisposto per fissare sopratutto oggetti lontani. Con il passare degli anni la società è mutata, oggi sempre meno persone compiono attività all'aperto e sempre più sono quelle che lavorano in ambienti chiusi. Nel tempo l'occhio si è quindi adeguato ai nuovi ambienti migliorando la visione da vicino ma peggiorando quella da lontano. Gli esperti evidenziano però che la vista può essere allenata; a conferma di ciò ci sono vari studi, come ad esempio quello condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Cambridge, le cui conclusioni hanno evidenziato che per ogni 4 ore alla settimana, che un bambino passa giocando all'aria aperta, si riduce del 2 per cento il rischio di miopia.
(Universonline - 21-10-2013)
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PRESSO OTTICA CARLONI TROVATE GLI OCCHIALI SU MISURA PERSONALIZZATI PER BAMBINI DI TUTTE LE ETA'
CON MONTATURE E LENTI INFRANGIBILI "MADE IN ITALY"
NOVITA' : LENTI OFTALMICHE A DEFOCUS PERIFERICO
PER IL CONTROLLO DELLA PROGRESSIONE MIOPICA
La predisposizione genetica incide in maniera significativa sulla miopia, ma in futuro sempre più giovani porteranno
un paio di occhiali per via delle nuove abitudini comportamentali. L'utilizzo assiduo di computer, tablet e smartphone
ha portato ad un incremento vertiginoso della miopia. Negli anni '80 la miopia colpiva mediamente un europeo su cinque, oggi si è arrivati a più di uno su tre. Si è parlato di miopia, ma non solo, in occasione di un Congresso internazionale di chirurgia oculare che raccoglie come relatori e docenti alcuni tra i maggiori esperti del mondo.
Gli esperti spiegano che ci si trova davanti ad una vera e propria epidemia. Se già oggi circa il 21 per cento dei giovani, con un'età compresa tra i 18 e i 25 anni, vede male da lontano, continuando con questo trend nel giro di 10 anni la percentuale potrebbe arrivare addirittura al 40 per cento. Antonio Scialdone, direttore medico dell'ospedale Oftalmico Fatebenefratelli di Milano, evidenzia che la crescita esponenziale di casi di miopia va di pari passo con l'utilizzo massiccio delle nuove tecnologie. Un comportamento sbagliato nell'utilizzo di TV, PC, smartphone e tablet, porta ad
un continuo sforzo di messa a fuoco. Un prolungato accomodamento della vista per vedere da vicino porta nel tempo l'occhio a non accomodarsi più per mettere a fuoco gli oggetti lontani.
Le nuove tecnologie nascondono inoltre un'altra insidia: i display a led emettono una luce blu che arriva dritta alla retina e la stressa. Apparecchiature come tablet e smartphone emettono fino al 40 per cento in più di luce blu, un tipo di emissione luminosa che, per le sue caratteristiche, può influenzare l'occhio dei giovanissimi. In bambini e adolescenti
il cristallino è più trasparente, una condizione che permette il passaggio di una quantità maggiore di luce verso la retina, comportando irritazioni, rilascio di radicali liberi e di conseguenza stress e affaticamento. Negli ultimi anni, proprio per questo tipo di luce, il 91 per cento delle persone lamenta fastidi durante l'utilizzo prolungato di dispositivi digitali: occhi rossi e secchi, mal di testa e vista annebbiata.
Esiste un modo per prevenire la miopia? In passato c'erano meno persone miopi, perché si passava più tempo all'aria aperta, l'occhio era quindi predisposto per fissare sopratutto oggetti lontani. Con il passare degli anni la società è mutata, oggi sempre meno persone compiono attività all'aperto e sempre più sono quelle che lavorano in ambienti chiusi. Nel tempo l'occhio si è quindi adeguato ai nuovi ambienti migliorando la visione da vicino ma peggiorando quella da lontano. Gli esperti evidenziano però che la vista può essere allenata; a conferma di ciò ci sono vari studi, come ad esempio quello condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Cambridge, le cui conclusioni hanno evidenziato che per ogni 4 ore alla settimana, che un bambino passa giocando all'aria aperta, si riduce del 2 per cento il rischio di miopia.
(Universonline - 21-10-2013)
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