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Occhio alla vista: gli italiani non se ne prendono cura

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E' importante prendersi cura della propria vista finché si è in tempo : 
le soluzioni non mancano.
Oltre la metà degli uomini italiani non si prende cura in modo adeguato della propria vista. Come rimediare e prevenire i disturbi visivi
Gli italiani, e in particolare i maschi, pare non vedano di buon occhio il prendersi cura della propria vista, tanto che sono più della metà coloro che non si sottopongono a visita o cure adeguate.
Ecco quanto emerso da una recente indagine internazionale condotta dall’istituto di ricerche YouGov in cinque paesi (Italia, Germania, USA, Brasile e Cina), con il contributo incondizionato del Gruppo Carl Zeiss in occasione del suo centesimo anniversario “100 anni di lenti di precisione ZEISS : 100 anni di miglior visione”.
I dati raccolti parlano dunque chiaro: sul fronte salute degli occhi la vista degli uomini è piuttosto annebbiata. Difatti, alla domanda “Con che frequenza si sottopone al test della vista?” il 34% degli intervistati risponde ogni 2 anni; il 9% ogni 3 anni e il 22% non regolarmente. Di conseguenza risulta che solo il 35% degli uomini italiani dichiara di sottoporsi al test della vista ogni anno.
L’indagine è stata condotta nel novembre scorso su un campione di 482 uomini (di cui il 76% indossa ausili di correzione visiva e il 23% non necessita di correzione visiva) con un’età compresa tra i 18 e più di 55  e distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Dalla ricerca emerge che esattamente la metà del campione maschile si è sottoposta a un test visivo nel corso degli ultimi 12 mesi, mentre quasi il restante 50% dichiara di aver fatto il test visivo in un periodo di tempo che va da più di 1 anno fa a più di 3 anni fa. C’è anche chi sostiene di non essersi mai sottoposto al test, ma per fortuna si tratta del 2% del campione. Alla luce di questi dati assume notevole importanza la Campagna di sensibilizzazione lanciata da Zeiss, che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni del Centesimo Anniversario dalla prima lente di precisione lanciata che ha rivoluzionato il mondo dell’ottica. L’obiettivo è duplice: sensibilizzare sull’importanza di una miglior visione e sull’opportunità di scegliere lenti oftalmiche di precisione, con i più alti livelli di performance qualitative.
Analizzando invece la percezione della capacità visiva degli intervistati, la ricerca ha rilevato che il 37% del campione dichiara di avere problemi mentre guida di sera contro un 19% che invece riscontra difficoltà durante la guida in generale e nel prestare attenzione ai segnali stradali. Il 36% degli uomini italiani riscontra problemi quando cambiano le condizioni di luce, come per esempio nello spostarsi da un ambiente esterno all’interno e viceversa. Ed è per questo che Carl Zeiss Vision ha sviluppato le tecnologie I.scription®, per un’esperienza visiva unica e PhotoFusion®, una nuova generazione di lenti a scurimento automatico per ogni occasione.
Dalla ricerca emerge inoltre che il 33% degli intervistati riscontra problemi nella lettura, il 29% sostiene di avere difficoltà mentre lavora in ufficio e/o davanti allo schermo del PC e il 25% a concentrarsi sui dettagli in lontananza.
Per tutte quelle problematiche legate all’attività lavorativa in ufficio Carl Zeiss Vision ha sviluppato la tecnologia M.I.D®, che adatta perfettamente le lenti per occhiali all’ambiente lavorativo di chi le indossa. La tecnologia M.I.D.® ”al lavoro” si basa sullo studio degli oggetti vicini e a distanza intermedia che cadono nel campo visivo dei portatori di occhiali e determina la distanza intermedia massima necessaria per garantire una visione nitida e rilassata all’interno del campo visivo a breve e medio raggio. Senza mal di testa, di collo o di schiena, né occhi affaticati. Questo si traduce in un miglioramento notevole del benessere degli occhi, soprattutto sul posto di lavoro. La tecnologia M.I.D.® offre tre opzioni differenti: “Vicino” che mette a fuoco il campo visivo fino a tre metri, “Stanza” pensata per offrire una visione perfetta per un campo visivo fino a quattro metri e “Personale” che rappresenta la classe d’élite nel nuovo portfolio di lenti per occhiali da ufficio ZEISS, dove il campo visivo è personalizzato e può essere impostato tra la distanza personale di lettura e quattro metri.
La vista rappresenta il 90% della nostra esperienza sensoriale ma gli uomini italiani intervistati sembrano trascurarla, non effettuando i controlli periodici necessari. Infatti l'acuità visiva può variare in modo significativo nel corso degli anni, così come le esigenze degli occhi di ogni singolo individuo. Solo grazie al test della vista è possibile determinare se una persona sta sfruttando interamente le proprie capacità visive e, in caso contrario, come porre rimedio.
La Commissione Difesa Vista raccomanda di eseguire un test visivo ogni anno per valutare la salute dei propri occhi. Sottoporsi annualmente a un controllo è quindi una condizione fondamentale per determinare se si vede correttamente.
Dalla ricerca emerge invece che la metà degli uomini italiani non esegue il test della vista annualmente. Le risposte fornite dagli intervistati sono molteplici e vanno da “Se sapessi che devo controllare la mia vista una volta all’anno” fornita dal 72% del campione, a “Se qualcuno me lo ricordasse” a cui fa riferimento il 44%. L’84% invece non è consapevole che il test della vista potrebbe migliorare la propria visione (“Se sapessi che la mia visione potrebbe migliorare”) e l’81% farebbe il test se fosse gratuito (“Se il test della vista fosse gratuito”) non sapendo che l'Ottico-Optometrista lo effettua gratuitamente.  In definitiva il 95% degli uomini del campione non effettua il test della vista perché non sente la necessità di farlo (“Se sentissi un bisogno medico”), disinteressandosi del benessere visivo e andando incontro a rischi per la salute dei propri occhi.
Se ci accorgiamo dunque che la nostra vista ha qualcosa che non va, anche se appena percettibile, non trascuriamo di sottoporci a una visita di controllo: potremo risparmiarci problemi più seri in futuro.
[lm&sdp]
Foto: ©photoxpress.com/jpcasais

Vecchietto con gli occhiali.
GUARDATE CHE FINE FANNO I VOSTRI OCCHI, QUANDO METTETE OCCHIALACCI GIA' PRONTI E DI BASSO PREZZO !!!

Molto spesso in farmacia, al supermercato, negli autogrill, dal giornalaio, nei bazar, dal benzinaio, dal ferramenta, in profumeria, sui banchi del mercato ambulante o nei negozi di abbigliamento è facile imbattersi in totem ed espositori di occhiali da lettura. A cosa servono? Sono validi? Aggravano la condizione visiva? Rispondiamo a queste e altre domande inerenti gli occhiali per lettura premontati che ormai si reperiscono un po' ovunque.
Come abbiamo detto svariate volte, intorno ai 40 anni insorge la presbiopia, il difetto visivo che comporta tra le altre cose, la diminuzione del visus a distanza prossimale e quindi la difficoltà di non riuscire a leggere bene; per compensare la presbiopia è necessario inserire una lente positiva addizionandola al valore correttivo già in uso per il lontano, infatti il valore correttivo della presbiopia si chiama "addizione". Le possibilità sono pressoché infinite dato che il soggetto può essere già in partenza miope, miope astigmatico, ipermetrope, ipermetrope astigmatico, solo astigmatico o solo emmetrope,
e i valori dei difetti visivi variano in un range da +20 a -30 diottrie (in linea generale, si possono avere correzioni anche più elevate), questi valori, poi, non sono quasi mai uguali in entrambi gli occhi. Inoltre ognuno di noi ha una distanza interpupillare tutta sua (distanza tra il foro pupillare destro e quello sinistro) e anche la semi distanza non è mai uguale da un soggetto all'altro (distanza di ogni occhio dalla radice del naso). Fatte queste premesse: come possono garantirmi una visione perfetta e confortevole un paio di occhiali con la stessa "gradazione" nelle due lenti, poste a una distanza interpupillare standard?

Quando si acquista un occhiale in un negozio ottico, il professionista oltre a consigliare la montatura più adatta al tipo di lente e alle esigenze del soggetto, dopo aver proposto le diverse soluzioni, si preoccupa di perfezionare l'assetto della montatura sul volto, affinché calzi perfettamente e sia confortevole, poi procede alla centratura, marcando dei segni sulle lenti di prova, oltre a misurare in maniera computerizzata la distanza interpupillare e l'altezza degli occhi rispetto alla montatura. Su questi parametri poi verrà costruita la lente di qualità che compenserà il difetto visivo.
Gli occhiali premontati che si possono trovare in altri luoghi nascono per far fronte all'esigenza immediata di chi ha perso o dimenticato i propri occhiali da vista correttivi, non sono sostitutivi del proprio occhiale da vista: sono un compromesso temporaneo per far fronte a una condizione di emergenza in attesa di avere le proprie lenti. Le lenti che sono montate su questi occhiali sono lenti di scarsa qualità (lo si denota anche dal prezzo), non hanno la possibilità di avere poteri differenti nei due occhi, le montature non si possono regolare e inoltre hanno una distanza interpupillare uguale per tutti.
Se ci si trova nella necessità di acquistare occhiali premontati, è bene tenere presente che si sta acquistando un ausilio sanitario per i propri occhi, quindi è importante accertarsi che il prodotto sia conforme almeno alle norme della comunità europea quindi contrassegnato con il marchio CE; come scrisse Benjamin Franklin "l'amarezza di una scarsa qualità rimane per molto tempo, dopo che il piacere di un prezzo basso è stato dimenticato": Quando si parla della salute non è mai giusto valutare l'ausilio sanitario per il prezzo più basso.
Bisogna ricordare che l'uso prolungato degli occhiali premontati (già pronti) può dar luogo ad astenopia, ovvero affaticamento della vista dovuto ad eccessivo sforzo dei muscoli oculari, che si presenta con lacrimazione e bruciore agli occhi, secchezza o sensazione di corpo estraneo nell'occhio, fino a fotofobia, ovvero fastidio alla luce, dolore, mal di testa, vista annebbiata o sdoppiata e capogiri.
A cura di 

ANGELA DI PIETRO

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